Un programma di reddito di base universale è un programma di previdenza sociale grazie a cui tutti i cittadini di un Paese ricevono regolarmente una somma di denaro incondizionata dal governo. I fondi per il reddito di base universale provengono dalle tasse e dagli enti pubblici, inclusi i redditi di sovvenzioni, beni immobili e risorse naturali. Diversi Paesi, fra cui Finlandia, India e Brasile, hanno sperimentato un programma del genere, ma non ne hanno implementato uno permanente. Il sistema di reddito di base universale più longevo al mondo è l’Alaska Permanen…
Leggi di piùLe statistiche sono mostrate per questa fascia demografica
Collegio elettorale
Parrocchia
Tassi di risposta di 444 elettori La città di Brighton e Hove .
64% Sì |
36% No |
52% Sì |
28% No |
13% Sì, tutti dovrebbero avere un reddito sufficiente a coprire le necessità di base, inclusi cibo e abitazione |
7% No, così si incoraggiano le persone a non lavorare e si danneggia la crescita economica |
Andamento del sostegno nel tempo per ciascuna risposta da parte di 444 elettori La città di Brighton e Hove .
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Andamento dell’importanza di questo tema per 444 elettori La città di Brighton e Hove .
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Risposte uniche da parte degli elettori La città di Brighton e Hove le cui opinioni andavano oltre le opzioni fornite.
@95H4BS82 anni2Y
Si, ma con controlli seri che non consentano che se ne approfitti
@95CYGM42 anni2Y
si a patto che chi può contribuisca lavorando
@95CKJ772 anni2Y
No, basterebbe garantire i servizi adatti ad una sopravvivenza dignitosa tramite spesa pubblica (quindi garantire servizi come scuola sanità e nel caso anche prodotti alimentari di base a costo basso)
@94Q9QJN2 anni2Y
Dovrebbe esserci un sistema di incentivi alla ricerca al lavoro con determinate attenzioni verso certi gruppi (e.g. dosabilitá etc), e incentivi alle aziende nel pagare il salario giusto
@94PB7ZG2 anni2Y
Si, ma con un adeguato sistema di inserimento nel mondo del lavoro e di istruzione
@943QLJ52 anni2Y
Si, ma dopo una seria lotta all'evasione fiscale
@8RL4KLB4 anni4Y
No, però abbassare del 50% (almeno) i prezzi dei beni di prima necessità e aiutare chi ha bisogno con gli alloggi